martedì, marzo 24, 2009

Milazzo in D, per Bottari e' ''il trionfo dei valori umani''

Il direttore generale mamertino sottolinea lo spessore caratteriale di suoi ragazzi: "Questo è un gruppo formato da veri uomini e guidato da un grande tecnico oltre che una persona eccezionale come Antonio Venuto. Una promozione più che meritata ma inaspettata se si pensa che in estate eravamo partiti puntando ai play-off, per questo è ancora più bella".

Scene di entusiasmo incontenibile nello spogliatoio del Milazzo per una promozione che regala alla città del capo il palcoscenico della Serie D, a distanza di quattro anni dall'ultimo precedente. Un successo impensabile in estate ma proprio per questo ancora più bello, che ripaga la dirigenza mamertina del grande lavoro profuso nel corso del torneo, cosi come i giocatori e lo staff tecnico per l'impegno profuso in campo alla ricerca sempre del massimo risultato, con umiltà e determinazione. "Questo è il trionfo dei valori umani prima che di quelli tecnici - esordisce il direttore generale del Milazzo, Benedetto Bottari - Ci tengo a sottolineare che questo è un gruppo composto da tanti buoni giocatori, ma sotto il profilo umano e caratteriale sono delle persone eccezionali, degli uomini nel senso pieno del termine". Inevitabilmente il pensiero vola al tecnico Antonio Venuto, a tutti gli effetti l'artefice principale della scalata in serie D del complesso rossoblu. "Mister Venuto è una persona fantastica sotto tutti i punti di vista, oltre che un allenatore secondo me tra i più preparati non soltanto nel panorama dilettantistico. La fortuna di questo gruppo è stata quella di essere guidato da un uomo eccezionale, che sa gestire i ragazzi anche e soprattutto nei rapporti personali". "Questa promozione è giunta per certi versi inaspettata - continua Bottari - eravamo partiti puntando alla conquista dei play off, tenendo conto nelle scelte di mercato in primo luogo dell'aspetto umano: abbiamo cercato di costruire un gruppo composto da veri uomini e in un secondo momento abbiamo guardato anche alle qualità tecniche che nel Milazzo comunque non mancano di certo. Una scelta che alla fine ci ha dato ragione sul campo regalandoci una promozione più che meritata".
La svolta per il campionato del Milazzo è arrivata nel girone di ritorno. "Sicuramente, i ragazzi si sono sbloccati psicologicamente, liberandosi di qualche timore di troppo hanno iniziato a esprimersi sempre al massimo delle loro potenzialità e i risultati sono stati l'inevitabile conseguenza. Abbiamo condotto tutto il girone di ritorno sempre in testa distanziando le rivali dirette Acireale e Ragusa. Inoltre i ragazzi sono stati bravi nell'evitare cali di tensione, riuscendo a gestire sempre con grande sicurezza il vantaggio accumulato fino al termine". Acireale e Ragusa sulla carta erano le favorire del torneo, invece come si suol dire tra i due litiganti è spuntato il terzo incomodo, il Milazzo. " Quanto successo è la conferma che nel calcio non c'è nulla di scontato e non basta allestire un organico pieno di giocatori di qualità per vincere. Sia la formazione acese che quella di mister Zingherino erano più forti di noi sotto l'aspetto tecnico, potendo contare su parecchi giocatori di categoria superiore, ma se non c'è la voglia di lottare e di soffrire tutti insieme per lo stesso obiettivo, non si va da nessuna parte. Nel calcio contano soprattutto i valori umani, ed è qui che il Milazzo ha fatto la differenza".

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